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Immagine del redattoreSimone Sidoli

Fanc**o il sistema, e vi spiego il motivo!


Chi ha letto il mio libro "Equilibrium" sa che cosa penso dei governi e dell'economia in generale. Ho esposto le mie considerazioni e le mie perplessità sul nostro sistema odierno spiegando dettagliatamente per quale motivo non ci si può fidare di questo sistema. Per approfondimenti potete acquistare su Amazon i libri consigliati alla base della home page, come per esempio "L'illusione della crescita" che spiega la nascita dell'economia e come funziona realmente negli stati sovrani.


Purtroppo leggo post su questi argomenti di moltissime persone che credono di sapere ma non sanno per niente come funzionano le cose e che traggono conclusioni e considerazioni sbagliate e superficiali. Vi spiego tre motivi per cui bisogna rendersi indipendenti da questo sistema il più presto possibile.


La prima cosa importante da capire, che non è una novità, è che tutto gira intorno all'economia e la politica e lo stato non fanno eccezioni. Purtroppo è stato deciso da pochi personaggi ed accettato dalla maggior parte degli individui che ogni decisione della nostra società deve essere presa in base ai soldi e non in base a quanto sia giusta e sbagliata una determinata cosa. Questo sistema crea di fatto squilibrio in ogni aspetta della vita e dell'esistenza di ogni forma di vita perché va contro il flusso naturale delle cose. Quindi fino a che noi impostiamo la nostra vita allineati con queste idee, volenti o nolenti, saremo più esposti alle conseguenze di questo squilibrio: stress, malattie, alienazione dalla realtà, conseguenze a livello morale e spirituale per mancanza di responsabilità e molto molto altro.


La seconda è la mancanza di responsabilità della maggior parte delle persone e l'ambizione di ascesa al potere e status sociali di altre. Non per forza parlo di banchieri, politici o persone famose ma anche di lavoratori statali, persone che vivono sulle spalle di altre persone con l'inganno, persone che non contribuiscono in nessun modo alla crescita della società. La prima motivazione e la seconda sono strettamente collegate perché l'economia funziona, anche se sbagliata, se esiste una produzione continua e di conseguenza una creazione di ricchezza, viceversa non funziona. Il boom degli anni 50 è stato la conseguenza al fatto che tutti lavoravano moltissimo perché c'era un mondo da creare e molto ottimismo per il futuro. Lo stato possedeva aziende che producevano e creavano ricchezza, investiva in programmi che creavano maggior lavoro, creando una situazione virtuosa, anche se come abbiamo visto insostenibile, che creando ricchezza ha portato beneficio alla maggior parte delle persone sotto questo sistema. Ma dopo anni di mala politica, mafia, occupazione esagerata di posti statali, i debiti sono saliti creando una situazione in cui la minoranza delle persone che "produce davvero" mantiene la maggioranza che non produce nulla di nulla ma anzi, la minoranza viene addirittura danneggiata ed intralciata. Basta fare una piccola ricerca su Google cercando i "bilanci dello stato" , e i dati sull'occupazione dell'ISTAT.


Se guardiamo il bilancio dello stato è perennemente in negativo:

Il bilancio dello stato è la stessa cosa del bilancio aziendale, con la differenza che se un'azienda ha un bilancio negativo va in fallimento, per uno stato è molto più difficile e quindi fa l'unica cosa che gli è possibile fare ovvero INDEBITARSI. Quando si parla di debiti non è mai una cosa buona. Lo stato è in una situazione drammatica in cui si deve indebitare per pagare i debiti, una follia. Ogni manovra finanziaria, ogni bonus, ogni servizio, ogni tipo di propaganda elettorale viene ormai pagata a DEBITO perché lo stato non ha abbastanza cassa dalle sue risorse per poter far fronte a questa situazione. Debito che dovranno pagare le generazioni future di lavoratori che PRODUCONO. Questo è il motivo principale percui viviamo costantemente disagi nei servizi pubblici, disagi nei servizi di manutenzione o di creazione dei servizi di urbanizzazione o dei servizi basilari come ospedali, pensioni, raccolta rifiuti, energia. Lo stato negli anni è stato costretto a vendere le sue aziende di trasporti, servizi energetici, demani, sovranità nazionali e molto altro ad aziende private perché incapace di far fronte alle spese. Probabilmente nei prossimi mesi passerà una legge che darà la possibilità a chiunque in Europa di prendere possesso delle spiagge italiane per business. Una follia dietro l'altra camuffata da libertà ma solamente per pagare i debiti di uno stato fallito.


Se invece analizziamo i dati dell'occupazione è ancora peggio:

POPOLAZIONE ITALIANA

Circa 60 Milioni

Lavoratori dipendenti settore privato

Circa 15 Milioni

Lavoratori dipendenti pubblici

Circa 3,3 Milioni

Popolazione inattiva

Circa 14 milioni

Popolazione disoccupata

Circa 2,5 Milioni

Pensionati

Circa 14 Milioni

Popolazione fino ai 15 anni

Circa 7 Milioni

Titolari Partita Iva

Circa 3,7 Milioni

Ho spiegato come l'economia è basata sulla produttività e facendo due calcoli matematici possiamo constatare come i lavoratori dipendenti privati, uniti ai titolari di partita iva (totale circa 19 Milioni) sono gli unici a mantenere gli altri 41 Milioni di Italiani che effettivamente non producono, anche se queste persone credono il contrario. Ci sono delle eccezioni per esempio ai dipendenti dei servizi ospedalieri, dei servizi turistici che custodiscono e restaurano le opere d'arte o altri servizi ma sono di poco conto. Ai dati della tabella qui mancano inoltre tutti i lavoratori in nero che già di fatto non contribuiscono alle casse statali ma che fanno però girare l'economia locale. Immaginate un'azienda in cui uno lavora e altri tre si grattano le palle. Inoltre quello che lavora viene sabotato in continuazione dagli altri tre. Metafora crudele ma esplicativa.


Il terzo motivo è che questo sistema essendo totalmente insostenibile è destinato a fare una brutta fine. Essendo una bomba ad orologeria pronta ad esplodere dipendere completamente da questi servizi, sia alimentari che energetici è molto rischioso. La prima regola di un investitore saggio, parlando di economia è DIFFERENZIARE, ovvero avere altri sistemi che ci permettono di sopravvivere nel caso che quello principale ceda all'improvviso.


Questi argomenti sarebbero gli unici argomenti di cui bisognerebbe parlare ai telegiornali per rendere consapevoli le persone della realtà effettiva delle cose ovvero che la nostra barca è comandata da persone senza più alcun potere decisionale se non quello di trovare i soldi per pagare i debiti e tentare di sedare il malcontento popolare e che la maggior parte dei marinai non fa nulla per tenere la barca a galla ma la appesantiscono e basta sulle spalle di chi rema per non affondare.


Troppo cattivo? Se per dire la verità devo passare per cattivo così sia.



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