In questi giorni mi è capitato di confrontarmi con molte persone sul concetto di libero arbitrio, concetto assai discusso da grandi filosofi e teologi al quale nel mio libro ho saputo dare spazio e una spiegazione ben specifica.
La critica al concetto del libero arbitrio sta nel fatto di mettere in discussione se la nostra capacità di scegliere nella nostra vita è effettivamente pura, o se siamo tutti vittime di condizionamenti e di conseguenza di non possedere un vero e proprio libero arbitrio ma solamente una reazione all'ambiente circostante.
Quello che ho spiegato pazientemente è che è vero il fatto che siamo condizionati dall'ambiente circostante, dalle nostre convinzioni dovute alle nostre esperienze ma è anche vero che in qualsiasi momento possiamo scegliere qualsiasi direzione vogliamo nella vita ma aggiungerei, con dei limiti naturali imposti per natura.
Se noi avessimo una capacità "pura" di scegliere senza condizionamenti equivarrebbe al potere di materializzare ogni nostro desiderio in realtà. Ovviamente questo potere senza un giusto grado di consapevolezza personale ci renderebbe dannosi per le altre persone che subirebbero le nostre decisioni senza limiti e viceversa noi subiremmo le conseguenze delle decisioni degli altri. Immaginate il caos che ne verrebbe fuori. Per questo motivo il nostro potere decisionale esiste ma viene "contingentato", ovvero limitato alle regole della realtà in cui viviamo. E' un sistema di sicurezza creato per proteggerci gli uni dagli altri.
Sentiamo sempre persone convinte che non si possa vivere in nessun altro modo se non facendo parte di questa società e sistema, ovvero lavorando, guadagnando denaro, comprando la casa e la macchina e via dicendo. Questa è una precisa scelta di libero arbitrio. Poi ci sono persone che invece ripudiano questo sistema e scelgono di vivere una vita più semplice, ricercando il contatto con la natura. Anche questa è una precisa scelta di libero arbitrio. Come c'è chi sceglie di fare del bene e chi sceglie di fare del male. Ma qualsiasi cosa decidano le persone, la natura prosegue la sua programmazione, la terra e il sistema solare continuano il loro viaggio nella galassia e il sole continua a procedere con il suo ciclo vitale senza che noi possiamo decidere il contrario. Noi sbilanciamo la natura, e essa si ribilancia automaticamente.
Per spiegare bene come funziona il libero arbitrio faccio sempre l'esempio di alcune persone che scendono un fiume in canoa. Immaginiamo il fiume che segue il suo percorso come il percorso prestabilito della realtà, con i suoi momenti più calmi e momenti di turbolenza delle acque con le sue correnti che non possono essere cambiate ma solo comprese e rispettate. Ora le persone in canoa hanno libertà di scegliere in questo fiume che direzione prendere, i più saggi riusciranno a fare più strada altri invece affogheranno sopraffatti dalla corrente, possono decidere se stare verso la sponda destra o la sponda sinistra, ma saranno sempre costretti a seguire il fiume. Uno potrebbe obbiettare che una persona potrebbe decidere di andare a riva e non seguire più il fiume. Questo non è possibile perché non abbiamo il potere di estraniarci da questa realtà, noi esistiamo solamente in questo fiume ben definito e quindi possiamo solamente imparare a nuotare. Possiamo influenzare la qualità del fiume con le nostre azioni ma il fiume è sempre lo stesso, con le sue correnti prestabilite.
Quindi non ha troppo senso preoccuparsi del fatto di chi ci ha messo in questo fiume, perché o percome, ma l'unica cosa importante è riconoscere le sue correnti, e domarle per vivere al meglio possibile e arrivare alla fine del fiume.
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