Scusate la mia assenza in questo periodo, sono stato molto impegnato sul lavoro ma adesso che siamo in periodo di feste natalizie confido di trovare più tempo per tutti voi per continuare la serie di post dove l'avevo lasciata.
Ho spiegato come il primo step verso una vita equilibrata sia acquisire conoscenza seguita da una sempre maggior consapevolezza di come funziona la realtà . Il conseguente step successivo è l'azione nel mondo reale, ovvero iniziare a compiere ogni giorno piccoli passi verso un obbiettivo in linea con l'equilibrio applicando ciò che abbiamo appreso. Un esempio di azioni da compiere in questa società malata per esempio potrebbero essere: iniziare ad autoprodurre il proprio fabbisogno alimentare ed energetico, spostarsi fuori dalle città per ristabilire il contatto con la natura, ridurre i propri consumi, cercare di purificare il proprio corpo da cattive abitudini di alimentazione o vizi, costruire la propria abitazione, fare un lavoro salutare per noi stessi e per gli altri e via dicendo.
Tutto quello che ci allontana dallo squilibrio e dal malessere può essere considerato un passo verso una vita più equilibrata.
Non esiste il provare. Esiste solo il fare o non fare. Potrete commettere errori durante il cammino ma fanno parte del cammino verso l'equilibrio personale. Con il passare del tempo vi accorgerete da soli quale sarà la strada più adatta a voi.
L'azione è la scala verso uno degli stati emozionali più potenti che esistono ovvero la creazione. Nel libro ho spiegato come l'essere umano non crea ma compone, due azioni simili ma con qualche differenza sostanziale. In ogni caso avvicinarci allo stato creativo ci porta a liberare il nostro potenziale, a ristabilire le nostre perdute capacità ma soprattutto ad ascoltare e prestare attenzione a ciò che ci circonda realmente e ritrovare il nostro scopo più grande ovvero: portare ordine nel disordine, portare equilibrio nello squilibrio.
