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Siete in "coma", e neanche lo sapete...


E' inutile girarci intorno o fare finta che vada tutto bene. La verità nuda e cruda è che 1 su 10000 capisce veramente come stanno andando le cose anzi, forse così è anche una visione ottimistica.


Le persone oramai non ragionano più, sono totalmente scollegate dalla realtà, intendo quella naturale, e vivono una vita totalmente artificiale con piccoli spazi di naturalità. Io mi batto giorno dopo giorno, cerco di far sentire la mia voce, grido forte, ho scritto un libro a tal proposito che ha richiesto 4 anni della mia vita, cerco di dare il buon esempio ma è molto dura cercare di far breccia nel cuore delle persone. Senza l'aiuto di tutti non posso farcela.


Siete tutti così stanchi delle solite cose dette e ridette al telegiornale, stanchi di tornare a casa dopo una settimana di lavoro che spesso ai più non piace, stanchi di dovervi arrabattare con i mille problemi che vi continuano a propinare, prima il Covid, poi la Russia, poi l'energia e il clima, poi la crisi economica e via via via via discorrendo. C'è sempre un problema che noi persone normali dobbiamo risolvere.


Ma non siete stanchi? Non siete stufi di tutto questo? Cosa vi impedisce di scegliere qualcosa di diverso? La paura? La paura di 4 buffoni al governo? La paura di una vita diversa in cui bisogna sporcarsi le mani? Oppure la paura delle responsabilità non più delegate a queste persone? Avete paura di perdere le partite di calcio per sempre?


L'unico ostacolo ad una vita diversa siete voi stessi e aggiungerei il fatto di voler fare tutto da soli per paura di farlo con gli altri.


Da quando abbiamo smesso di essere solidali e fratelli gli uni con gli altri nella vita di tutti i giorni? Non bisogna esserlo solamente nelle emergenze, oppure a Natale perché moralmente è giusto farlo.


Abbiamo seppellito le emozioni e le percezioni dietro una corazza di carne e tristezza per paura di ferirci ancora. E' sbagliato.


Il mondo sta pagando le conseguenze della nostra mancanza di responsabilità ed empatia, su tutti i fronti. Questi fatti sono innegabili. Bisogna reagire.


Ogni giorno che passa, avverto sempre di più un ticchettio inesorabile, un timer imparziale che continua a scorrere. Cerco di prepararmi, sto cercando di andare a vivere lontano dalle città, imparare più cose possibili, ritornare ad essere indipendente e vivere una vita più armonica con la natura e i suoi cicli, lavorando per me e per i miei cari perché è la cosa più giusta da fare. Non la più facile sicuramente.


Se tornassi indietro nel tempo, direi queste cose a me stesso da giovane: vai a vivere lontano dalle città, renditi indipendente, leggi e impara più cose che puoi, insegnale ad altri e crea un posto dove l'equilibrio della vita è alla base di ogni tua attività.


Siamo in ritardo, tremendamente in ritardo.




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